Enrico Griselli è un uomo molto riservato, ma il suo nome è associato alla famosa moglie, l’attrice e conduttrice Serena Autieri. Ecco cosa si sa dell’uomo.
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Enrico Griselli: età, lavoro
Enrico Griselli è una persona molto lontana dal mondo del gossip ed infatti non ha nemmeno un profilo social, perchè ama vivere nella riservatezza più totale. Di lui non si conosce l’età esatta anche se sembra che sia più o meno coetaneo della moglie, è nato e cresciuto a Spoleto.
Nel suo lavoro è uno dei migliori, infatti è noto manager e produttore teatrale che lavora in tutto il mondo arrivando anche a portare la sua professione a Dubai, ma lavora ancora a diversi progetti e spettacoli per i palchi italiani, ai quali spesso collabora anche sua moglie.
La storia d’amore con Serena Autieri
Enrico Griselli e Serena Autieri si sono conosciuti grazie alla passione e al lavoro che li accomuna e cioè il teatro. I due sono stati presentati da alcuni amici in comune e come spiegato dalla stessa Serena il loro rapporto è iniziato dapprima a distanza solo con messaggi e telefonate.
Il primo incontro personale è arrivato quando i due erano già innamorati ed è avvenuto sul Lago di Como, da allora hanno trascorso molto tempo insieme ed hanno deciso di viaggiare molto arrivando anche nel deserto degli Emirati Arabi.
Il matrimonio e la figlia
Dopo essersi convinti di essere fatta l’una per l’altro, Enrico Griselli e Serena Autieri hanno deciso di sposarsi nel 2010 e da allora sono una coppia felicissima e affiatatissima. Dal loro amore nel 2013 è nata la figlia Giulia Tosca che già da ora ha sviluppato una grandissima passione per la ginnastica artistica.
Il grande amore della coppia è stato spiegato durante un’intervista da Serena con queste parole: “Siamo fortunati. C’è l’amore e c’è la stima reciproca, che è un grande afrodisiaco: la passione si accende nella testa e si trasmette al corpo. Mai scordarsi di alimentare la fiamma. La passione è fondamentale, tiene in piedi la coppia, è un bel collante. Non va data per scontata: bisogna lavorarci, ritagliarsi spazi e momenti”.
