Tutti o quasi siamo “costretti” a pagare le bollette, in quanto costituiscono le principali fatturazioni inerenti ad un consumo di un bene o di un servizio, le stime aggiornate al 2023 evidenziano un sensibile aumento rispetto alla media degli ultimi 5 anni, ma non è l’unico problema che la popolazione italiana, da sempre, “soffre”, in quanto bisogna anche stare attenti alle varie forme di raggiro o truffa addirittura che sono spesso applicate alle bollette.
Trattandosi di un’abitudine radicata, il dover pagare le bollette, da molti anni sono state attualizzate numerose strategie per rubare quantitativi di denaro specifici dalle tasche di ignari clienti.
Molte di queste sono conosciute, altre sono relativamente nuove o presentano alcune variazioni sul tema rispetto a quelle attualizzate.
Con l’apertura del mercato libero, è stata concepita una nuova figura professionale, ossia i rappresentanti delle compagnie elettriche che si sono sviluppate oltre al servizio nazionale. Per anni la truffa è stata “porta a porta” con numerosi finti operatori che si recavano direttamente presso le abitazioni più disparate con l’intento diretto di offrire, almeno in teoria, una nuova fornitura.
Molti facevano ricorso ad una struttura legata alla comune lettura del contatore, così da entrare in possesso di alcune informazioni così da sviluppare un nuovo contratto “all’oscuro” del cliente.
Oggi questa forma di truffa, pur esistente, è stata rimpiazzata in gran parte da quelle online, quasi sempre sviluppate attraverso il fenomeno del phishing, ossia i messaggi di testo, corrispondenti a mail, SMS e quant’altro che servono appositamente per confondere la vittima di turno.
Infatti spesso arrivano tramite SMS o Mail oppure notifiche “fasulle” e hanno anche una struttura estetica che ricorda una bolletta non pagata, quasi sempre è anche menzionato il nome dell’azienda (che non ha responsabilità in queste truffe), in alcuni casi questi messaggi sono così ben fatti da effettivamente ingannare anche un occhio smaliziato.
Per riconoscerle è sufficiente ricordarsi che nessuna compagnia energetica permette di pagare e controllare direttamente l’importo non pagato nel testo del messaggio (al massimo può esserci scritto che una fattura non è stata saldata, per poi ricondurre all’app ufficiale o al sito della compagnia elettrica), e soprattutto non bisogna mai effettuare pagamenti a cuor leggero: deve essere sempre presente il codice fiscale dell’azienda oltre numero di POD o PDR presente nei dati del cliente, che deve corrispondere a quello “vero”.
In tutti gli altri casi non bisogna mai pagare una bolletta “sospetta”.
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