Economia

Mercato immobiliare in crisi: affitti in aumento? Ecco quanto costeranno

Il contesto degli immobili è sicuramente uno dei più complessi da affrontare i senso generico del termine, ed anche nell’ambito moderno spesso è uno dei settori più complicati da gestire in senso generico del termine, soprattutto in Italia, in cui è da sempre viva una forma piuttosto ” forte ” di squilibrio vero e proprio con il mercato immobiliare che nel prossimo futuro sarà probabilmente condizionato da una forma di crisi in vari settori, come i mutui e gli affitti.

La condizione attuale è ovviamente influenzata dalla “domanda” ma è solo uno dei fattori che portano l’attuale condizione da valutare in futuro ma che può portare anche ad uno squilibrio dei prezzi.

Il mercato immobiliare non è ovviamente solo relativo all’acquisto degli immobili ma anche e soprattutto al diversificato mondo degli affitti.

Mercato immobiliare in crisi: affitti in aumento? Ecco quanto costeranno

In maniera generalmente prevedibile dato il contesto attuale, la crisi è specificamente legata al costo dei mutui, che restano la principale metodologia di acquisto di un immobile ma che in questa specifica fase del 2023 riflettono la crisi di tipo economico che ha visto dapprima un aumento dei prezzi del costo della vita, in senso generale, corrisposto ad un mancato aumento dei salari.

Di contro è quasi naturale percepire che secondo dati ISTAT saranno “favoriti” gli affitti, rispetto ai mutui in un contesto generale che è comunque in calo rispetto allo scorso anno, parlando di vendita di immobili e di affitti di circa il 11,6% rispetto al 2022.

Quasi l’8 % della domanda di immobili si è spostata verso gli affitti, e questo ha portato un costo in aumento, anche prevedibile, dopo quasi due anni di sensibile aumento della richiesta (anche dovuta al contesto del covid che prevedibilmente aveva “bloccato” questa domanda)

Anche le compravendite sono sensibilmente diminuite di quasi il 13 % rispetto allo scorso anno, in particolare nella zona settentrionale del paese, in aree come quella metropolitana di Milano che ha anche fatto percepire un aumento del costo anche dei canoni di locazione e di affitto che proprio nel capoluogo lombardo superano l’1,5 % rispetto al primo semestre del 2023 ma che in proiezione potranno anche aumentare, anche in città meno grandi come Firenze e Bologna, anche oltre il 5 % rispetto ai canoni attuali, in vista dell’inizio del 2023.

Di contro con l’aumento dei tassi generalizzato, il contesto dei mutui potrà trovare una sensibile riduzione che non dovrebbe portare a rialzi in tal senso in vista dei primi mesi del 2024, almeno secondo le proiezioni.

Vincenzo Galletta

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