Salute

Attenzione ai vermi nella pasta: ecco cosa accade se li mangi

La pasta è uno degli alimenti più importanti della nostra dieta giornaliera. Oggi però andremo a vedere perché la pasta fa i vermi e quali conseguenze può portare se accidentalmente li mangiamo. Iniziamo dicendo che tali insetti cosiddetti “commensali” cioè che possiamo trovare sulla nostra tavola anche se non invitati, sono dei lepidotteri cioè delle farfalle vere e proprie che derivano dai vermicelli e che prendono anche il nome di tarme alimentari o anche tignole in specifici casi.

Come tutti i lepidotteri posseggono un ciclo vitale che include uova, vermicelli, crisalidi e adulti e che terminano in parte negli alimenti secchi per cui dalle invisibili uova che solitamente vediamo si trasformano ni vermicelli. La presenza delle farfalle e vermi adulti e anche delle uova non è per forza un segnale di pericolo sanitario perché non sono ritenuti dei parassiti dell’uomo e non producono sostanze pericolose per la nostra salute.

Attenzione ai vermi nella pasta: ecco cosa accade se li mangi

Il danno è essenzialmente sensoriale, una pasta con la presenza di vermicelli della pasta non è ben voluta ovviamente dal consumatore che tende a buttarla sia perché i costi lo permettono sia perché è difficile risanarle dall’invasione da vermicelli.

Possono poi riscontrarsi dei danni successivi perché i resti di insetti o le crisalidi possono sia pure sporadicamente dare conseguenze allergizzanti, ma le misura e la frequenza di tale fenomeno ci lascia abbastanza al sicuro. I vermicelli li ritroviamo nel periodo caldo dell’anno perché la schiusura delle uova naturale è tipico del maggio-giugno, ma se le condizioni sono ideali allora abbiamo anche la probabilità di avere più generazioni di vermicelli perché le femmine depositano le uova e si riparte con una nuova riproduzione di tali esserini che proseguono nell’invaderci anche in mesi più freddi perché di solito la cucina è uno dei locali più caldi umidi della casa e ne appoggia la proliferazione.

Il consumatore può assistere attivamente alla difesa quando il prodotto giunge a casa perché è parte della filiera alimentare e specialmente perché è quello che consumerà ciò che ha custodito bene o male nella sua dispensa. Il suggerimento è anche di fare un consumo ponderato dei prodotti ovvero non rimanere aperti sei diversi formati di pasta ma tentare di utilizzarne uno completamente anche in più volte, prima di aprirne un terzo o un quarto formato differente.

Scrutare e vedere se ci sono delle tracce che potrebbero dirci che ci sono dei vermicelli, ad esempio negli angoli delle dispense si possono trovare i bozzoli con le crisalidi, scorgere dei filamenti tipo seta nei pacchi già aperti.

Cinzia Arienzo

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