Diventare un dirigente calcistico è un obiettivo ambizioso che richiede una combinazione di passione per il calcio, competenze manageriali e una formazione specifica. Il dirigente sportivo, che può occupare vari ruoli, dal Direttore Generale al Direttore Sportivo, passando per tante altre mansioni, svolge un ruolo cruciale nella gestione organizzativa, strategica e amministrativa di una squadra. Ma cosa serve fare per diventarlo? Ecco tutti i passaggi da seguire.

Chi è e cosa fa un dirigente calcistico

Il dirigente calcistico è responsabile di numerose attività all’interno di una società sportiva, tra cui:

  • Definizione degli obiettivi e strategie: stabilisce gli obiettivi stagionali in collaborazione con la dirigenza e sviluppa strategie per raggiungerli.
  • Gestione delle trattative di mercato: si occupa dell’acquisto e della vendita dei giocatori, negoziando contratti e trasferimenti.
  • Coordinamento con lo staff tecnico: lavora a stretto contatto con l’allenatore e il team tecnico per costruire una squadra competitiva.
  • Supervisione degli allenamenti: monitora le sessioni di allenamento per valutare le prestazioni dei giocatori e identificare aree di miglioramento.
  • Gestione amministrativa: si occupa degli aspetti burocratici e amministrativi, assicurando il rispetto delle normative federali e sportive.

Requisiti minimi per diventare dirigente calcistico

Per intraprendere la carriera di dirigente calcistico, è necessario soddisfare determinati requisiti:

  • Età minima: 25 anni.
  • Titolo di studio: diploma di scuola secondaria di secondo grado.
  • Requisiti legali: godimento dei diritti civili, assenza di condanne penali per delitti non colposi e non essere stati dichiarati falliti, interdetti o inabilitati.

Percorso formativo

Il percorso per diventare dirigente calcistico prevede:

Formazione accademica: sebbene non obbligatoria, una laurea in Scienze Motorie, Economia o Giurisprudenza può fornire una solida base di conoscenze utili per la professione. Inoltre, il possesso di una laurea può attribuire punteggi aggiuntivi nelle graduatorie per l’ammissione ai corsi federali.

Corso FIGC per direttori sportivi: la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) organizza corsi specifici per aspiranti direttori sportivi. Per accedere a questi corsi, è necessario presentare una domanda di ammissione corredata da curriculum vitae e certificato medico di idoneità. La selezione avviene attraverso una graduatoria basata su titoli ed esperienze pregresse nel mondo del calcio.

Esame finale e iscrizione all’albo: al termine del corso, i candidati devono superare un esame finale che include la discussione di una tesi. Il superamento dell’esame consente l’iscrizione all’Elenco Speciale dei Direttori Sportivi, requisito fondamentale per esercitare in particolare la professione del DS.

Competenze necessarie

Un dirigente calcistico deve possedere una serie di competenze chiave:

  • Conoscenza approfondita del calcio: comprendere le dinamiche tecniche e tattiche del gioco è essenziale per valutare talenti e prendere decisioni strategiche.
  • Competenze manageriali: capacità di gestione del personale, leadership e organizzazione.
  • Abilità negoziali: essere in grado di condurre trattative efficaci con giocatori, agenti e altre società.
  • Conoscenze legali e finanziarie: familiarità con la contrattualistica, le normative fiscali e la gestione dei bilanci societari.
  • Capacità comunicative: saper interagire con media, tifosi e membri della società in modo professionale.

Opportunità di carriera e stipendio

La carriera di dirigente calcistico offre opportunità in diverse categorie, dalle squadre dilettantistiche alle società di Serie A. Ovviamente, un campionato come quello di massima divisione italiana rappresenta un’opportunità unica. Si tratta infatti di una lega tra le più importanti in Europa, che negli ultimi anni ha proposto spesso annate equilibrate e appassionanti. Anche in quest’annata, le quote dei portali principali di scommesse come NetBet rispecchiano perfettamente questo contesto.  

In ogni caso, per un dirigente calcistico lo stipendio varia in base alla categoria e all’esperienza.

  • Squadre di Serie A: i dirigenti possono guadagnare cifre significative, con stipendi che variano notevolmente in base alla squadra e all’esperienza.

Serie minori: gli stipendi sono generalmente più contenuti ma offrono comunque opportunità di crescita e sviluppo professionale.